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Visualizzazione dei post da 2018

Un apostrofo è gratis

Per non parlare della lettera h, che è pure muta. Eppure danno fastidio, evidentemente, dato che il loro utilizzo ormai è opzionale. Temo che purtroppo non sia questione di timore o dimenticanza, ma più probabilmente di ignoranza. Ma si, ma che ti frega, non è l'ortografia che conta, non è la grammatica, tanto si capisce, no? Si capisce che sei una bestia, e sono tutti piccoli segnali di declino del nostro livello culturale, iniziato sacrificando il "ch" per la "k" negli sms e che ora, in caduta libera anche se non c'è più limite al numero di caratteri, sfida, sconfiggendolo, persino il correttore automatico. Il guaio è che non ci fermiamo a qualche piccolo errore di sbaglio. Non sappiamo più cosa sia un congiuntivo, un condizionale, una consecutio temporum. D'altronde, se, fino a poco tempo fa alla TV "esci il cane che lo piscio" si sentiva solo nei programmi satirici, ora è il linguaggio comune dei nostri ministri. Con la minuscola, e no

la vera Amicizia non è a senso unico

C'è poco da aggiungere in realtà. Datevi un limite di volte di seguito in cui siete disposti a contattare per primi il presunto amico. Dopodichè, si autoeliminerà. Resterà un po' di amarezza, ma passerà in fretta. D'altronde, dall'altra parte non potranno che tirare finalmente un sospiro di sollievo. Complimentoni per la correttezza e la trasparenza, io sarò un po' diretta e troppo schietta, ma quando qualcuno che ritengo Amico mi fa incazzare per qualcosa, glielo faccio presente, non sparisco alla prima occasione. O magari la maiuscola sulla prima lettera della parola non era realistica. E vabbuò, mica siamo tutti uguali! Per fortuna. 

Il gioco (non tutto maschile) del righello

Come mi diverto, o provo pena, a seconda dei momenti e delle occasioni, quando vedo i maschi che giocano a righello. È incredibile, la maggior parte delle volte manco se ne accorgono, si gonfiano come pavoni e senti nell'aria sprigionarsi tonnellate di testosterone. In qualunque frangente, sia chiaro. La situazione più eclatante è quando vogliono fare il maschio alfa in macchina, con manovre arroganti, sfanagliamenti selvaggi e gestacci. Porelli. D'altronde viene fuori il meglio di noi, quando siamo protetti dalla confortante lamiera della carrozzeria. Pregate solo, cari maschietti marchiatori di territorio, di non incontrare uno col nunchaku che scende al semaforo successivo. Lì son cazzi. E vabbuò. Ci sono anche forme leggermente meno pericolose, tipo vedere chi riesce a magiare o, meglio ancora, a bere di più. Non rischiano la vita immediatamente, rimandano solo di qualche anno via colesterolo o cirrosi, ma tant'è. Ma quando li vedi nelle riunioni, che si fronteg

L'Universo ha più fantasia di noi (cit.) e ci inzerta molto di più

Vi ricordate l'ultima volta che avete rimuginato un sacco, pensato, pianificato nel dettaglio, scandagliato tutte gli scenari possibili, immaginato con precisione il corso degli eventi, per poi vedere avverarsi esattamente tutto come da vostri piani? Si? Allora siete dei serial killer e preferirei non leggeste il mio blog (geniale, usare uno pseudonimo). Quasi sempre le cose vanno diversamente, ma il bello è che molte volte vanno anche MEGLIO di come le avevamo immaginate. Lì per lì vi incazzate perchè non avete previsto l'imprevisto, magari invece dopo un paio di giorni vi rendete conto che l'Universo vi ha fatto un favore. Sliding doors! E anche quando invece vi sembra di aver avuto una indicibile sfiga (tipo avere appena comprato qualcosa che il giorno dopo è stato messo in saldo del 50%, maladisa!!), l'Universo di sicuro vi ha fatto un favore. D'altronde, per comprare quella cosa al doppio del prezzo avete fatto amicizia con la commessa e grasse risate, pass

Nulla accade per caso: le opportunità.

Ho iniziato a farci caso. Quando qualcosa ti sembra un imprevisto, o un problema, o una vera rottura di c****, prova ad analizzarla da un altro punto di vista. Avevo un collega americano che mi diceva sempre “it’s not a problem, it’s an opportunity to improve!”. Sul momento l’avrei massacrato di botte, ma in effetti, come minimo, è un’occasione di imparare a risolvere quel problema e fare esperienza. L’esperienza è fondamentale (cosa che mi ripeto ultimamente davvero spesso, quando inizio a vedere gli effetti della forza di gravità sui glutei o a non vederci più una fava da vicino… eccerto però ho esperienza!!!).   Addirittura, in alcuni casi, l’imprevisto o l’ostacolo ti porta su un’altra strada, e sull’altra strada magari non c’è un pericolo che avresti incontrato sul percorso precedente (anche se magari non lo saprai mai),. Oppure c’è qualcosa di positivo, una persona da incontrare, un nuovo negozio di scarpe, un cubano in jeans stretti, chessò io. O ancora un’

Not in my backyard (courtesy from a Special Guest)

Sono una persona fortunata e riconosco le mie fortune. Amo magiare bene e vivere in un posto salubre un po’ decentrato, ma a portata di mano delle città che posso facilmente raggiungere per coltivare le mie passioni. E per quelle un po’ più in là? Be’, ho un’auto, una moto e non mi dispiace fare qualche volo di tanto in tanto. Sono una persona fortunata, l’avevo premesso. D'altronde, quello che mi piace è semplice: respirare l’aria di campagna, andare al mare, godere delle bianche cime innevate e delle belle cose del mondo. Un bel pieno e via, si parte! In realtà un po’ mi girano le balle a spendere così tanto per la benzina. Ci vorrebbe un outlet, come per gli abiti, anche se andare da quelle parti mi mette un’angoscia, con quelle ciminiere che disegnano l’aria con pessime fantasie. Pare che d’inverno “nevichi” condensa lì attorno, anche se secondo me son racconti esagerati di quei folli che prima ci comprano la casa vicino e poi devono trovare qualcosa di cui lagnarsi.

Don't try to boil the ocean

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Si, ok, la citazione l'ho presa a prestito, ma rende l'idea. Sono tempi, questi, in cui ci si riempie la bocca di paroloni, più che "farò quello" e "farò grandiosamente questo", in realtà, sento dire "sto cojone non ha fatto questo" oppure "sto pirla avrebbe dovuto fare cosà". Echepalle. Ma non possiamo: 1) mollarla via di guardare sempre e solo quello che non fanno o fanno male gli altri 2) iniziare a preoccuparci della trave nel nostro occhio invece che della cazzo di pagliuzza del vicino 3) impegnarci a fare, noi in prima persona, qualcosa, anche di piccolo, e impegnarci a farlo BENE? Se proprio non siamo in grado di farlo per gli altri, facciamolo per noi stessi. Magari, se riuscissimo ad avere qualche piccola soddisfazione, la pianteremmo di concentrarci sulle cazzate che fanno gli altri. Piccoli esempi: facciamo seriamente la raccolta differenziata. Non dire che è una menata, perchè dopo una settimana ti sei già abituato e,

Eccezione alla regola: la zia ricca e stronza

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Riprendo il post precedente per specificare che, anche se qualcuno vi sta sui cojoni, si può anche decidere di frequentarlo. Ma armandoci di sano e totale egoismo, solo quando questa persona CI SERVE. Siamo brutte persone, certo, ma andremo già all'inferno per altri mille motivi, non è questo che fa la differenza. Ergo, se non facciamo niente di illegale, possiamo anche armarci dei più plasticosi dei nostri sorrisi e far finta che qualcuno ci stia simpatico, se ci conviene. Tanto questa gente, normalmente, è talmente presa da se stessa che non si accorge del cinema che stiam facendo. Esempio, se avete una zia zitella ricca e stronza, leccatele il culo. Mandate giù qualche rospetto nell'attesa di cogliere i frutti del vostro sacrificio a tempo debito. Non ci perde nessuno, a lei fate compagnia e le date l'illusione di non essere stata poi così sgradevole nella vita, e lei, invece che lasciare tutto al badante cubano, magari vi terrà in considerazione. Un'occhiata a

Fare solo quello che hai voglia di fare

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Basta con le cose fatte "eh perchè se non vado poi si offende", "eh non posso non andare se no cosa pensano"... ragazzi, la vita è come la scala di un pollaio: corta, ripida e piena di merda! È già abbastanza difficile fare quello che ti piace e frequentare le persone che ti stanno simpatiche, che si inculino e pensino quello che vogliono, meglio pochi buoni amici che capiscono e accettano questa cosa, piuttosto che la sagra dell'ipocrisia. All'inferno avremo tutto il tempo di stare con chi ci sta sui coglioni, qui non facciamo nulla sforzandoci. Insegnamento della mia cara genitrice, costretta al parentado costante tutta la vita contro la sua volontà. Passiamo per snob? Passiamo per asociali? E pazienza, sopravviveremo. I nostri amici sapranno che il nostro affetto per loro è sincero e non una messa in scena per salvare le apparenze. Amen!

Il mondo gira alla rovescia

Chi si illude di potersi aspettare un cambiamento da qualche essere umano, di qualunque razza, religione o credo politico è per l'appunto uno che non ha capito come gira il Pianeta, ovvero, come ha sempre fatto dal sesto giorno in poi. Per fortuna per 5 giorni i mostri marini e le bestie selvatiche hanno vissuto tranquilli senza noi stronzi. Il cambiamento è quasi sempre una farsa. Ultimo lampante esempio, il governo del cambiamento che annuncia una bella "pace fiscale" appena insediato. Alla faccia del proteggiamo gli onesti, premiamo i meriti, abbasso la casta! Mi risulta che provvedimenti analoghi siano stati fatti dal silvietto come dal PD, non ditemi per il bene del paese ovvero per fare cassa da usare per qualche provvedimento a favore del popolo, per cortesia. Ergo chi evade evaderà ancora, allettato dalla prospettiva di impunità. W l'Italia del cambiamento che favorisce il Popolo. Se siete meritevoli, onesti e solidali, spero che anche voi non cambiate. Ar

Ognuno fa quel ca*** che vuole

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È un dato di fatto, pure questo. Ci sono persone, ormai poche, che in tutto quel che fanno prestano attenzione a non arrecare fastidio o danno al prossimo. Coglionazzi! Perchè, quando puoi avere musica e casino a tutto volume fino a mezzanotte e se il vicino protesta lo minacci? Vai dalle forze dell'ordine, vai pure, cujunot. Perchè, quando tu hai rispettato alla lettera il Regolamento Edilizio, dannandoti l'anima per fare tutto in bolla, arriva il vicino e fa come minchiazza vuole, dando un'interpretazione creativa al suddetto Regolamento, ammesso che sappia della sua esistenza? Perchè quando vuoi uscire di casa ti trovi un Manitou enorme piantato in mezzo alla strada, senza che nessuno si sia degnato di dirti un cazzissimo? E mi sono limitata a eventi accaduti solo nelle ultime 24 ore. Bene, il consiglio della Zia potrebbe essere: lascia stare, è una battaglia persa. Ebbene, seppure io personalmente pensi che non serva alla solita beatissima fava, direi che sta

Il potere logora chi non ce l'ha

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Disse il Divo Giulio. Quale potere? Qualunque tipo, purchè non sia alla nostra portata. Certo Zia, direte voi, non dici nulla di nuovo, è la favola de La volpe e l'uva. Verissimo, infatti dovremmo cercare di imparare qualcosa dalle esperienze, dalle storie e dai modi di dire dei nostri avi. Loro si che sapevano vivere, e, mirabilia, senza internet e cellulare! Ci si scandalizza perchè qualcuno fa carriera o ha successo avvalendosi di mezzi non esattamente etici. Tipicamente, per le donne, farla annusare, sotto forma di scollatura, risolini, giocherellamenti coi capelli e sguardo obliquo, battutine. Per gli uomini, leccare il culo, sotto forma di yes man, partite a tennis o a golf o a freccette col capo, battute da caserma sul culo di quella di prima che fa la zozza, ecc. Ragazzi, sveglia!! Che vi piaccia o no, e a me non piace, è il mondo di oggi. In realtà è il mondo di almeno 2000 anni a questa parte, ancora attualissimo, dato che, purtroppo, le Lessons Learnt non sappiamo co

Libertà di pensiero: l'unica che ci rimane

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E' triste, miei cari, ma è una verità inconfutabile: l'unica reale libertà che abbiamo è quella del nostro pensiero. A mio avviso ancora per pochi anni (già i "Millenials" dovrebbero cagarsi sotto - evviva la mia anzianità, spero di crepare prima che accada) dovremmo approfittarne, finché, con qualche scusa che potrà essere la nostra sicurezza, il miglioramento dei servizi alla persona, il bene comune o chissà quale altra invenzione, ci toglieranno anche quella, impiantandoci in posti imprevedibili un microchip che rileva i nostri pensieri, i sentimenti, le emozioni. Ok, lo ammetto, son stata influenzata da Transcendence. E vabbuò d'altronde Johnny Depp ha un certo ascendente anche sulle Zie. Eppure, se ci ragionate (dai, voi detentori di Scazzo siete ancora in grado di farlo, lo so!) la libertà di parola è fortemente limitata dalle convenzioni sociali, dal politically correct, dal rischio denuncia per diffamazione, e sto parlando di paesi evoluti (!!) come

"Eh, ma..."

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Conosco indirettamente una persona che abbiamo bonariamente soprannominato "il Sig. EH, MA". Iniziare così una frase equivale a mostrare in tutto il suo splendore la nostra paraculissima e lunghissima coda di paglia (se siete curiosi come me di capire da dove deriva:  https://it.wikipedia.org/wiki/Coda_di_paglia ). Personalmente lo trovo un atteggiamento irritante. Non è nemmeno molto utile per incrementare la stima del prossimo (e nemmeno la nostra autostima, se ci pensiamo bene). Molto molto meglio usare espressioni tipo "ma certo, vorrei però farti notare che...". Ho imparato sulla mia vecchia pellaccia che possiamo dire la stessa cosa in vari modi. Evitiamo di evidenziare ancora di più di essere nel torto marcio, scattando subito sulla difensiva con un "eh, ma!". Certo, in questo mondo pazzo si è sempre alla ricerca del capro espiatorio, ma così i problemi e le questioni vere non si affrontano, e quindi risolvono, mai. Hai ragione, Zia, ma....

Abbiamo sempre fatto così

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... e avete sempre sbagliato, si dice Lìabel! A parte le citazioni di spot pubblicitari risalenti ai bei tempi andati della mia gioventù, la cosa mi fa imbestialire. Se hai sempre fatto una cosa col culo, ma ti è sempre andata bene perchè non si è mai rotto niente, non ti sei mai fatto male, il cliente non si è mai accorto che non stavi ottemperando al contratto... ringrazia il Dio degli Incompetenti per avertela fatta passare liscia finora e mettiti a posto! E soprattutto, quando qualcuno te lo fa notare, tu, con la tua Coda di Paglia lunga fino a Canicattì, evita di scattare subito iniziando la frase con un meraviglioso "eh, ma...". Su questo incipit seguirà post dedicato, uno solo non basta a contenere tutto il nervoso che mi sale all'udire quelle parole! Allora, mettiti a posto così non devi sfidare per l'ennesima volta il Caso, che se per ora è stato benevolo, domani chi lo sa!

Vietato guardare il cellulare del partner

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Lo so, è difficile. Quando hai il tarlo maledetto, che continua incessantemente a rosicchiare nella tua testa (chi ha associato la parola “tarlo” al dubbio è un genio!), ti sembra di non riuscire a controllarti e hai quell’istinto pruriginoso che ti spinge a prendere in mano il cellulare e a scandagliarlo, in cerca di indizi… Il tutto con il fiato corto e la sudorazione aumentata, perché lui o lei sono sotto la doccia o a buttare la spazzatura o dormono. Allora, amici, parliamoci chiaro: prima di tutto, se hanno lasciato lì il cellulare incustodito, ci sono due ipotesi: Non hanno un cacchio da nascondere:  mollatela via! Hanno qualcosa da nascondere ma si sono preoccupati di cancellarne le tracce:  mollatela via!! Certo, esistono dei casi molto rari di idioti completi (e qui ne ho esperienza diretta, ahimè) che, per egocentrismo o altissima fiducia in sé o in realtà per bassissima autostima (normalmente mascherata da machismo), per cui vogliono tenere i “trofei”, o

il Pianeta è in mano agli imbesuiti (è un dato di fatto)

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Volevo scrivere già nel titolo "Imbecilli" (con la I maiuscola), ma cerco di mettere in pratica la Diplomazia, con scarsissimo successo, direi. Già il buon Cipolla c'era arrivato il secolo (e anche millennio, ahimè) scorso, ma la speranza è la virtù dei forti, o forse degli illusi, e quindi non volevo crederci, ma la verità è lampante: il Pianeta è pervaso dagli Idioti. Sempre di più, sempre più convinti di essere intelligenti (come dice mia mamma, gliel'han detto da piccoli e loro ci han creduto), sempre più a livelli medio-alti, purtroppamente sempre più spesso, altissimi. Voi direte: combattiamoli, non arrendiamoci, illuminiamoli con la luce della nostra intelligenza. Ma che state a dì? Non c'è verso cari miei, siamo troppo pochi. Siamo decisamente in minoranza, se arriviamo al 15% è già manna. Inoltre, dopo decenni passati a incazzarmi come un'ape quando entravo in contatto con la grande I, sbraitando "ma non è possibile, ma cosa cacchio fa, ma n

Prequel: Scazzo vivendi

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Si, è un latinismo. D'altronde sono una Zia. Per la cronaca, Bice è il nome che avevo dato alla mia prima moto, un Ducati Monster 600 blu. A carburatori. Inguidabile, ma affascinante. Avevo iniziato a scrivere un libro dal titolo, appunto, Scazzo Vivendi, ma mi sono arenata nel 2006, a pagina 34 (scritto piuttosto grosso, però senza figure, dai). Chiaramente il romanzo tragicomico che avevo in mente non è il mezzo di comunicazione più idoneo. Proviamo così. Perchè quindi un blog? Sono bravina in tutto quel che faccio, ma non mi distinguo in niente. Tranne che a dare consigli. Tutti vengono da me perchè dicono che sono saggia e soprattutto perchè sono riservata. Qualcuno prima o poi mi farà fuori per evitare che lo ricatti, ma nel frattempo posso rendermi utile? Forse. Proverò a condividere le mie esperienze di vita, vissuta direttamente o indirettamente. Magari a qualcuno servirà. E qualcuno potrà chiedermi a sua volta un consiglio, da interpretare solo come tale, ovviamente