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Visualizzazione dei post da 2019

Gender diversity

Chissà per quale motivo, quando una donna sa il fatto suo, è autonoma, competente, brava nel suo lavoro, fa carriera, o semplicemente ha un carattere deciso, si dice che "ha i coglioni" o, per rafforzare il concetto, "i controcoglioni". Tra l'altro, nel caso della carriera, lo si dice dopo avere escluso altre amene ipotesi, tipo che l'abbia prestata a qualcuno accuratamente selezionato nell'organigramma o che abbia i parenti giusti. Mi pare però ampiamente dimostrato che l'essere dotati dei suddetti attributi e controattributi fisici, ovvero essere un uomo, non sempre coincida con le caratteristiche sopraelencate di autonomia, competenza, forza di carattere, ecc. Ergo, da domani per definire una Donna come dico io, dirò che ha "le Ovaie" o addirittura le "Contro-ovaie". Amen.

NY skyline (posto ergo sum)

Ricordo un episodio della mia vita precedente, uscito da un cassettino della mente di Gerry Scotti, rievocato da chissà cosa. Col mio vecchio moroso, eravamo in visita all'Empire State Building. In effetti, la vista era mozzafiato, l'emozione di trovarsi in un luogo unico al mondo pure, e, come è noto, la terrazza dell'Empire è considerata uno dei luoghi più romantici del pianeta. Benissimo! E lui cosa fa?! In un'epoca in cui i cellulari erano ancora nella mente del Signore, qualche antenato di Zuckemberg (o discendente di Meucci, chissà) aveva pensato bene di piazzare lassù una cabina del telefono.... quindi, vuoi perdere l'occasione di telefonare alla Mamma, invece che goderti il bel momento romantico con la tua fidanzata, limonando davanti allo skyline di NY?! Mi sembra di sentire le vostre vocine sfottenti: eh beh Zia, però anche tu avresti dovuto capire che elemento avevi di fronte! Va bene, avete ragione. Allora ditemi: non è la stessa cosa quando il vostro

Il coraggio di un 6S

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Sembra assurdo, ma qualcosa di utile si impara anche al lavoro. Vi risparmio la spiegazione tecnica di cosa sia un 6S, roba da Black Belt :-). Letteralmente sarebbe un 5S+Safety, concetto, quest'ultimo, che ormai è come il prezzemolo, ma che in effetti ha la funzione del sale. La faccio breve: significa, in sostanza, fare ordine, razionalizzare e ottimizzare gli spazi per aumentare la produttività, diminuire i tempi morti e i rischi. Ci vuole coraggio per farlo, perchè la prima S sta per SORT: seleziona. Butta via quello che non ti serve o che ti intralcia. Datti un criterio. L'abito che non metti da un anno. L'amico che chiami sempre e solo tu da 5 anni. Il servizio di piatti che hai da 10 anni nell'armadio a prendere polvere. L'amante che da 10 anni ti promette che lascia la moglie, il fidanzato che ti promette da 2 anni di non avere più scappatelle, esempi così. Fai SPAZIO. Organizza meglio le tue risorse per non sprecarle. Per fare un passo del genere ci

Chi vusa pusè, la vaca l'è sua

Il mondo è di chi grida. Dei bulli. Degli stronzi. E di chi glielo fa fare per il quieto vivere, oppure perchè non ci sono (ancora) conseguenze dirette su di sè. È facile. Se sei un bullo latente, il clima di odio e intolleranza, più in alto di noi e sempre più intorno a noi, ti rende legittima l'esternazione della tua vera essenza. Prima magari avevi qualche scrupolo, qualche remora, a passare davanti a tutti in fila, a chiedere favori, a evadere le tasse, a rubare, a parcheggiare in divieto di sosta, a passare sulla corsia di emergenza, per due motivi. C'era più controllo e quindi sanzioni per il non rispetto delle regole e c'era la coscienza sociale, il giudizio degli altri pesava, la famosa "reputazione". Oggi, hai la reputazione del Coglione se non lo fai. Se non sei un bullo, subisci in silenzio, o più spesso ti giri dall'altra parte, finchè non toccano te e magari anche oltre, oppure ti incazzi da matti e cerchi di ragionare con le persone per riport

Vedo la gente sceeeeeemaaa....

Da intonare rigorosamente scimmiottando il ragazzino de "Il sesto senso". Che Dio ce la mandi buona, come diceva il Marchese aspettando la cameriera nuova.

Pensa a Giuseppe!

Non intendo il coraggiosissimo papà non naturale del più grande rivoluzionario mai esistito, ma un pino marittimo, abbarbicato su una roccia nel Parco di Portofino. Un giorno, dopo aver tirato delle saracche notevoli su per Pietre Strette, mi sono seduta alla sua ombra, su una panchina. Presa dalla solita positività della domenica pomeriggio, al pensiero di un lunedì, e poi di una settimana, e poi di anni di lavoro, soddisfacentissimo e per nulla frustrante, com'e noto, con e la mia dolce metà ho fatto questa considerazione: chissà Giuseppe (battezzato in quel momento, data la sua grandezza non ci pareva degno chiamarlo solo pino) quante ne ha viste, quante ne ha sentite, da noi piccoli, poveri umani che ci riposiamo alla sua ombra. Chissà anche, aggiungo ora, quanto tra sè e sè ci avrà preso per il culo per le nostre lagne, le preoccupazioni per cose futili, i pettegolezzi, le litigate senza senso, la meschinità intrinseca di questi piccoli esseri che pensano di essere i più gran