Chi vusa pusè, la vaca l'è sua

Il mondo è di chi grida. Dei bulli. Degli stronzi. E di chi glielo fa fare per il quieto vivere, oppure perchè non ci sono (ancora) conseguenze dirette su di sè.
È facile. Se sei un bullo latente, il clima di odio e intolleranza, più in alto di noi e sempre più intorno a noi, ti rende legittima l'esternazione della tua vera essenza. Prima magari avevi qualche scrupolo, qualche remora, a passare davanti a tutti in fila, a chiedere favori, a evadere le tasse, a rubare, a parcheggiare in divieto di sosta, a passare sulla corsia di emergenza, per due motivi. C'era più controllo e quindi sanzioni per il non rispetto delle regole e c'era la coscienza sociale, il giudizio degli altri pesava, la famosa "reputazione". Oggi, hai la reputazione del Coglione se non lo fai.
Se non sei un bullo, subisci in silenzio, o più spesso ti giri dall'altra parte, finchè non toccano te e magari anche oltre, oppure ti incazzi da matti e cerchi di ragionare con le persone per riportare in auge il "giusto".
Ecco, non so dare un consiglio ai non bulli, ma so per certo che il bullismo è come l'olio, si spande sempre più, e se non fai qualcosa per arginarlo, presto o tardi arriva anche da te.
Ai bulli consigli non ne do, tanto so già che mi risponderebbero "cazzo vuoi vecchia rincoglionita torna a far la calza... oppure se vuoi parlare fatti eleggere". Peccato che, per farsi eleggere, bisogna essere dei Bulli.

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