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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

L'Universo ha più fantasia di noi (cit.) e ci inzerta molto di più

Vi ricordate l'ultima volta che avete rimuginato un sacco, pensato, pianificato nel dettaglio, scandagliato tutte gli scenari possibili, immaginato con precisione il corso degli eventi, per poi vedere avverarsi esattamente tutto come da vostri piani? Si? Allora siete dei serial killer e preferirei non leggeste il mio blog (geniale, usare uno pseudonimo). Quasi sempre le cose vanno diversamente, ma il bello è che molte volte vanno anche MEGLIO di come le avevamo immaginate. Lì per lì vi incazzate perchè non avete previsto l'imprevisto, magari invece dopo un paio di giorni vi rendete conto che l'Universo vi ha fatto un favore. Sliding doors! E anche quando invece vi sembra di aver avuto una indicibile sfiga (tipo avere appena comprato qualcosa che il giorno dopo è stato messo in saldo del 50%, maladisa!!), l'Universo di sicuro vi ha fatto un favore. D'altronde, per comprare quella cosa al doppio del prezzo avete fatto amicizia con la commessa e grasse risate, pass

Nulla accade per caso: le opportunità.

Ho iniziato a farci caso. Quando qualcosa ti sembra un imprevisto, o un problema, o una vera rottura di c****, prova ad analizzarla da un altro punto di vista. Avevo un collega americano che mi diceva sempre “it’s not a problem, it’s an opportunity to improve!”. Sul momento l’avrei massacrato di botte, ma in effetti, come minimo, è un’occasione di imparare a risolvere quel problema e fare esperienza. L’esperienza è fondamentale (cosa che mi ripeto ultimamente davvero spesso, quando inizio a vedere gli effetti della forza di gravità sui glutei o a non vederci più una fava da vicino… eccerto però ho esperienza!!!).   Addirittura, in alcuni casi, l’imprevisto o l’ostacolo ti porta su un’altra strada, e sull’altra strada magari non c’è un pericolo che avresti incontrato sul percorso precedente (anche se magari non lo saprai mai),. Oppure c’è qualcosa di positivo, una persona da incontrare, un nuovo negozio di scarpe, un cubano in jeans stretti, chessò io. O ancora un’