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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

"Eh, ma..."

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Conosco indirettamente una persona che abbiamo bonariamente soprannominato "il Sig. EH, MA". Iniziare così una frase equivale a mostrare in tutto il suo splendore la nostra paraculissima e lunghissima coda di paglia (se siete curiosi come me di capire da dove deriva:  https://it.wikipedia.org/wiki/Coda_di_paglia ). Personalmente lo trovo un atteggiamento irritante. Non è nemmeno molto utile per incrementare la stima del prossimo (e nemmeno la nostra autostima, se ci pensiamo bene). Molto molto meglio usare espressioni tipo "ma certo, vorrei però farti notare che...". Ho imparato sulla mia vecchia pellaccia che possiamo dire la stessa cosa in vari modi. Evitiamo di evidenziare ancora di più di essere nel torto marcio, scattando subito sulla difensiva con un "eh, ma!". Certo, in questo mondo pazzo si è sempre alla ricerca del capro espiatorio, ma così i problemi e le questioni vere non si affrontano, e quindi risolvono, mai. Hai ragione, Zia, ma....

Abbiamo sempre fatto così

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... e avete sempre sbagliato, si dice Lìabel! A parte le citazioni di spot pubblicitari risalenti ai bei tempi andati della mia gioventù, la cosa mi fa imbestialire. Se hai sempre fatto una cosa col culo, ma ti è sempre andata bene perchè non si è mai rotto niente, non ti sei mai fatto male, il cliente non si è mai accorto che non stavi ottemperando al contratto... ringrazia il Dio degli Incompetenti per avertela fatta passare liscia finora e mettiti a posto! E soprattutto, quando qualcuno te lo fa notare, tu, con la tua Coda di Paglia lunga fino a Canicattì, evita di scattare subito iniziando la frase con un meraviglioso "eh, ma...". Su questo incipit seguirà post dedicato, uno solo non basta a contenere tutto il nervoso che mi sale all'udire quelle parole! Allora, mettiti a posto così non devi sfidare per l'ennesima volta il Caso, che se per ora è stato benevolo, domani chi lo sa!

Vietato guardare il cellulare del partner

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Lo so, è difficile. Quando hai il tarlo maledetto, che continua incessantemente a rosicchiare nella tua testa (chi ha associato la parola “tarlo” al dubbio è un genio!), ti sembra di non riuscire a controllarti e hai quell’istinto pruriginoso che ti spinge a prendere in mano il cellulare e a scandagliarlo, in cerca di indizi… Il tutto con il fiato corto e la sudorazione aumentata, perché lui o lei sono sotto la doccia o a buttare la spazzatura o dormono. Allora, amici, parliamoci chiaro: prima di tutto, se hanno lasciato lì il cellulare incustodito, ci sono due ipotesi: Non hanno un cacchio da nascondere:  mollatela via! Hanno qualcosa da nascondere ma si sono preoccupati di cancellarne le tracce:  mollatela via!! Certo, esistono dei casi molto rari di idioti completi (e qui ne ho esperienza diretta, ahimè) che, per egocentrismo o altissima fiducia in sé o in realtà per bassissima autostima (normalmente mascherata da machismo), per cui vogliono tenere i “trofei”, o

il Pianeta è in mano agli imbesuiti (è un dato di fatto)

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Volevo scrivere già nel titolo "Imbecilli" (con la I maiuscola), ma cerco di mettere in pratica la Diplomazia, con scarsissimo successo, direi. Già il buon Cipolla c'era arrivato il secolo (e anche millennio, ahimè) scorso, ma la speranza è la virtù dei forti, o forse degli illusi, e quindi non volevo crederci, ma la verità è lampante: il Pianeta è pervaso dagli Idioti. Sempre di più, sempre più convinti di essere intelligenti (come dice mia mamma, gliel'han detto da piccoli e loro ci han creduto), sempre più a livelli medio-alti, purtroppamente sempre più spesso, altissimi. Voi direte: combattiamoli, non arrendiamoci, illuminiamoli con la luce della nostra intelligenza. Ma che state a dì? Non c'è verso cari miei, siamo troppo pochi. Siamo decisamente in minoranza, se arriviamo al 15% è già manna. Inoltre, dopo decenni passati a incazzarmi come un'ape quando entravo in contatto con la grande I, sbraitando "ma non è possibile, ma cosa cacchio fa, ma n

Prequel: Scazzo vivendi

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Si, è un latinismo. D'altronde sono una Zia. Per la cronaca, Bice è il nome che avevo dato alla mia prima moto, un Ducati Monster 600 blu. A carburatori. Inguidabile, ma affascinante. Avevo iniziato a scrivere un libro dal titolo, appunto, Scazzo Vivendi, ma mi sono arenata nel 2006, a pagina 34 (scritto piuttosto grosso, però senza figure, dai). Chiaramente il romanzo tragicomico che avevo in mente non è il mezzo di comunicazione più idoneo. Proviamo così. Perchè quindi un blog? Sono bravina in tutto quel che faccio, ma non mi distinguo in niente. Tranne che a dare consigli. Tutti vengono da me perchè dicono che sono saggia e soprattutto perchè sono riservata. Qualcuno prima o poi mi farà fuori per evitare che lo ricatti, ma nel frattempo posso rendermi utile? Forse. Proverò a condividere le mie esperienze di vita, vissuta direttamente o indirettamente. Magari a qualcuno servirà. E qualcuno potrà chiedermi a sua volta un consiglio, da interpretare solo come tale, ovviamente