Il gioco (non tutto maschile) del righello

Come mi diverto, o provo pena, a seconda dei momenti e delle occasioni, quando vedo i maschi che giocano a righello.
È incredibile, la maggior parte delle volte manco se ne accorgono, si gonfiano come pavoni e senti nell'aria sprigionarsi tonnellate di testosterone.
In qualunque frangente, sia chiaro. La situazione più eclatante è quando vogliono fare il maschio alfa in macchina, con manovre arroganti, sfanagliamenti selvaggi e gestacci. Porelli.
D'altronde viene fuori il meglio di noi, quando siamo protetti dalla confortante lamiera della carrozzeria.
Pregate solo, cari maschietti marchiatori di territorio, di non incontrare uno col nunchaku che scende al semaforo successivo. Lì son cazzi.
E vabbuò.
Ci sono anche forme leggermente meno pericolose, tipo vedere chi riesce a magiare o, meglio ancora, a bere di più. Non rischiano la vita immediatamente, rimandano solo di qualche anno via colesterolo o cirrosi, ma tant'è.
Ma quando li vedi nelle riunioni, che si fronteggiano a suon di slide, paroloni e presunti risultati raggiunti, nel vano tentativo di far sembrare l'altro un perfetto coglione, utilizzando l'arma della supercazzola e guardandosi intorno compiaciuti, allora ti rendi conto davvero che in giro ci sono tanti maschi, ma pochi Uomini.
Il colmo è quando cercano di giocare a righello con una donna. Ma qualcuno ti ha spiegato che io il membro non ce l'ho?! Non c'è altra soluzione che lasciarli sfogare, non si accorgeranno, accecati dall'ombra del loro Ego formato ruota di pavone, del vostro sogghigno di compatimento.
Dulcis in fundo, quando a voler giocare a righello è una donna, beh... Donne ce ne sono tante, ma c'è anche qualche femmina.

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